Fermato un operaio per l’omicidio di un falegname 71enne a colpi spranga. Le indagini si concentrano su debiti e complici.
Un tragico episodio di violenza si è consumato tre giorni fa in un quartiere di Napoli, dove un falegname 71enne è stato brutalmente ucciso a colpi di spranga nel suo laboratorio. Secondo gli investigatori, l’aggressione sarebbe legata a un debito non saldato, motivo che avrebbe portato a una colluttazione fatale.
Falegname ucciso a colpi di spranga: fermato un operaio
L’uomo è stato colpito prima alle spalle e poi più volte mentre era a terra. L’allarme è scattato grazie a una telefonata anonima al 112, che ha permesso l’intervento delle forze dell’ordine. I carabinieri, coordinati dalla Procura, hanno arrestato un operaio incensurato nel Salernitano, ritenuto responsabile del delitto.
Le testimonianze raccolte e altri elementi probatori hanno permesso di emettere un mandato di fermo. L’operaio è ora sotto interrogatorio per chiarire il suo ruolo nell’omicidio e le circostanze che lo hanno spinto al gesto violento.
Indagini sui motivi e sul possibile coinvolgimento di complici
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire con precisione la dinamica e il movente dell’omicidio. L’ipotesi principale ruota attorno a un debito economico che avrebbe generato tensioni crescenti tra la vittima e il presunto aggressore.
Oltre al movente economico, le indagini puntano a verificare se ci siano altre persone coinvolte. La brutalità dell’atto e il contesto in cui è avvenuto fanno pensare a una situazione di forte esasperazione, ma non si esclude che l’operaio possa aver agito in accordo con qualcuno.
Questo caso ha scosso profondamente la comunità locale, che ora attende risposte e giustizia per una morte così violenta. Il laboratorio della vittima, situato in una zona conosciuta per la sua vivace attività artigianale, è diventato il triste teatro di un crimine che ha lasciato tutti sotto shock.